DALLA PARTE DEL MIGRANTE

DALLA PARTE DEL MIGRANTE

Europa-
Per capirci meglio
ho imparato un paio delle tue lingue,
ma non hai nemmeno provato a pronunciare correttamente il mio cognome.

Al nostro primo appuntamento
risi - come faceva la mia gente,
poi gemetti per il dolore - come facevo io,
ma tu mi hai avvertita
che dopo le 22:00 qualsiasi suono è considerato rumore.

Europa-
Mi hai sorpresa, come ho fatto io,
diventando molto più pallida e bionda di te
sentendo le mie acque urlare alle tue proteste
contro coloro che non avevo scelto.

Nelle notti dei tuoi uomini dagli occhi azzurri, il sangue blu e il passaporto rosso,
ho visto il tuo sogno
ma le tue mattine non mi sono mai appartenute, Europa.
Hai fatto l'amore con me, ma non hai mai chiesto la mia mano.

Europa-
Ti aspettavi i racconti delle mille e una notte,
ma non riuscivo a ricordarne nessuno dall'oscurità della mia infanzia
densa di bombardamenti e urla di guerra…
Tutti i bambini dentro di me sono cresciuti...
Tutti i soldati dentro di me sono stanchi...
Tutti i vagabondi che ho dentro sono completamente persi...
Sono venuta a sedermi sulle tue ginocchia per non essere niente,
e calmarmi per un po'...

Europa-
Il mio cuore è più pesante di questi 56 chili che vedi -
Ma se non ti importa del mio cuore, allora ignora anche il mio corpo.

_Traduzione dall’inglese Eliana Stendardo
Migrant Point, 2024

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